Un connubio fortissimo in città, scopri le opere legate al mare e alla tradizione marinara di San Benedetto del Tronto
Il monumento al pescatore
Collocato nel punto in cui la passeggiata turistica del lungomare si innesta sul braccio sud del bacino portuale, questo monumento riproduce la tenuta dei pescatori durante le tempeste, quando, per richiamare l’attenzione sul pericolo derivante dalla nebbia incombente sul mare, si servivano della tromba.
È opera di Cleto Capponi, artista grottammarese che ha lasciato tantissime testimonianze della sua arte nella pittura, nella scultura e nella lavorazione della ceramica.
Il monumento al gabbiano Jonathan
Realizzato dall’artista Mario Lupo nel 1986 per iniziativa del Circolo dei Sambenedettesi, il monumento al gabbiano Jonathan Livingston, protagonista dell’indimenticato libro di Richard Bach, sorge lungo la passeggiata del molo sud, quella che è stata ribattezzata ”The Jonathan’s way”. L’opera, proiettata per 10 metri verso l’azzurro del mare e del cielo, racchiude in un cerchio azzurro la vita dei gabbiani e delle acque.
È il simbolo della operosità generosa e fattiva della gente sambenedettese protesa alla costante ricerca del meglio per la propria città, della volontà e della tenacia tipiche della gente di mare, gente abituata ad affrontare e superare silenziosamente ostacoli e difficoltà per raggiungere sempre nuove mete.
La vela
Una vela stilizzata in travertino ascolano, opera dello scultore albanese Ghenti, è l’omaggio del Lions Club San Benedetto-Host a mons. Francesco Sciocchetti (1861- 1946). L’opera è stata donata al Comune di San Benedetto e inaugurata sabato 8 luglio 2006 al molo sud del porto di San Benedetto. Mons. Sciocchetti realizzò il primo motopeschereccio d’Italia, il “San Marco” e svolse molteplici attività a favore della marineria e della popolazione: dalla prima scuola professionale per varie attività artigianali, al primo pronto soccorso, alla Cassa Rurale ed Artigiana.
Il mare, il ritorno
Sorge sulla banchina portuale ”Malfizia”, dinanzi al mercato ittico al minuto, il complesso di sculture intitolato ”Il mare, il ritorno”. L’opera, realizzata dal sambenedettese Paolo Annibali, si è aggiudicata il concorso bandito dal Circolo dei Sambenedettesi con il sostegno del Comune per creare un luogo di raccoglimento e di ricordo in onore di tutti coloro che hanno perso la vita in mare. Più che un semplice monumento, l’opera di Annibali è una rappresentazione corale della storia di questa nostra città, un grande affresco della cultura locale che rappresenta con straordinaria intensità le speranze, l’angoscia, l’attesa che vissero (e vivono ancora in molti casi) tutti coloro che dal mare traggono fonte di sostentamento e le loro famiglie. Le statue raffigurano diversi momenti della faticosa vita dei marinai, eternamente divisi tra la necessità di andare in mare e i legami affettivi con la famiglia. Il Comune ha sostenuto l’idea del Circolo dei Sambenedettesi nella consapevolezza che un’opera come quella di Annibali costituisce uno mezzo prezioso per conservare l’identità della nostra città.