Il riconoscimento della vocazione turistica per San Benedetto si può far risalire agli ultimi decenni dell’800 quando nacquero le prime strutture alberghiere e il primo stabilimento balneare. Negli anni successivi si rafforzò sempre più la consapevolezza della benevola influenza che i flussi turistici potevano avere sull’economia locale e si moltiplicarono quindi le iniziative da parte delle comunità per adeguare e migliorare le strutture cittadine. Nel 1931 l’Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò al giovane ingegnere Luigi Onorati l’incarico di migliorare l’aspetto estetico e turistico del rilevato ferroviario nell’area attigua all’attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi). Il viale, inaugurato nel 1932, era largo 30 metri (18 metri di sede stradale e 12 di marciapiede) e fu considerato dai contemporanei spropositato: oggi è uno dei più ampi e maestosi viali a mare del nostro Paese. In questo contesto si inserisce la Palazzina azzurra, simbolo del turismo locale, prima sede dell’Azienda di soggiorno, poi dancing tra i più rinomati della costa adriatica.
Oggi, dopo un paziente restauro che ne ha recuperato forme e colori originari, la Palazzina Azzurra è sede di mostre e parco pubblico ricco di piante e fiori dai mille colori.
Via Padre Olindo Pasqualetti
Tel. 0735 581139 - Fax 0735 581139 - Email musei@comunesbt.it
Ingresso libero
Orario invernale: 10 - 13 e 16 - 19 (17 - 20 nel periodo in cui vige l’ora legale) – lunedì chiuso
Orario estivo: (dal 16 giugno al 15 settembre) 18 - 24
Vale&Tino
Inaugurata il giorno di San Valentino 2008, la straordinaria scultura in neon colorato di Marco Lodola è posizionata nel giardino della Palazzina Azzurra. Il lavoro di Lodola arricchisce la collezione di opere esposte nel centro cittadino di San Benedetto, dove già da alcuni anni si possono ammirare sculture di Ugo Nespolo, Enrico Baj, Mark Kostabi, Salvo, Paolo Consorti. Marco Lodola è nato a Dorno (PV) il 4 Aprile 1955 e nella stessa Pavia vive ed opera. Dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano, agli inizi degli anni ’80 ha fondato con un gruppo di artisti il movimento ”Nuovo Futurismo”, di cui il critico Renato Barilli è stato principale teorico. Lodola, sin da quella stagione ha reso fondamentale per il suo lavoro creativo la ricerca dell’utilizzo dei materiali industriali poveri, come plexihlas, perpex e smalti, per giungere ad esperienze innovative. Ne fruisce per ottenere delle immagini, che rimandano direttamente anche ai suoi altri interessi culturali, dalla musica al cinema, dalla pubblicità al fumetto.
La Farfalla
“La Farfalla” è, insieme alla “La Sibilla” collocata in viale De Gasperi, una delle due grandi sculture in ferro assemblato di Giuseppe Marinucci donate dagli eredi alla città di San Benedetto in segno di gratitudine per il rilievo dato dalla città al lavoro dell’artista scomparso nel corso di una importante mostra antologica. L’opera, attualmente ammirabile nel giardino della Palazzina Azzurra, è alta 2 metri, lunga 135 e larga 223, è dotata di un sistema che la fa ruotare su se stessa ed è realizzata assemblando pezzi metallici di varia provenienza.
Giuseppe Marinucci (Ascoli Piceno, 1925 – 1981) intraprende giovanissimo la via dell’arte. Fin dalle scuole elementari frequenta lo studio del ceramista Nello Giovanili. Ma il suo vero maestro sarà Ghino Sassetti, docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino, che gli insegna i rudimenti della scultura. Assorbe inoltre la lezione di Medardo Rosso e degli impressionisti francesi. Marinucci rivolge la sua attenzione al disfacimento della materia. Le masse sono ridotte a linee di forza, i piani si moltiplicano e si intersecano, si compongono e si scompongono perché diventi possibile un inserimento più profondo dello spazio, perché lo spazio stesso diventi scultura.
Orario invernale: 10-13 e 16-19 (17 – 20 nel periodo in cui vige l’ora legale) – lunedì chiuso
Orario estivo: (dal 16 giugno al 15 settembre) 18 – 24