L’antico borgo fortificato, situato strategicamente nella parte alta della città, si sviluppa intorno alla chiesa di San Benedetto Martire e merita di essere inserito tra le tappe del nostro viaggio. In particolare una visita la si deve alla Torre dei Gualtieri, dalla particolare pianta esagonale, chiamata anche “lu Campanò” per via delle due enormi campane posizionate al suo interno, che per secoli è stata il simbolo di San Benedetto.
Nel luogo più alto della città, sul Colle, “cuore” del vecchio centro paesano, sorge il “Castello”, il cui impatto visivo ed ambientale è tale che non può passare inosservato. Nel piazzale Giuseppe Sacconi spicca alta la Torre” dei Gualtieri” antica postazione di comando del XII – XIII sec.
Nell’anno 1145, il Vescovo di Fermo Liberto, sotto la cui giurisdizione era il territorio di San Benedetto in Albula, concedeva ai Gualtieri terra sufficiente per costruire un Castello con annessi orti e autorizzava la costruzione e forse la rinnovazione e il rafforzamento del torrione difensivo del Castro, affidandone la cura e la proprietà ai nobili Berardo ed Azzo figli di Gualtiero, già signori di terre d’oltre Tronto e della rocca di Acquaviva. Si tratta di un castello con relativi ruderi che è posto a sud, immediatamente ad ovest di Monte Renzo, sovrastante la Valle del Tronto e del Ragnola. Si potrebbero vedere, a sud, anche il Colle Sereno con la sua appendice sormontata dalla Croce, la collina del Telegrafo e quindi, dopo il fosso delle Fornaci, il colle su cui sorgeva l’antico castello di Monte Aquilino, proprio sopra la Villa Brancadoro. Certamente il torrione d’avvistamento poteva sorvegliare un ampio spazio costiero che andava da oltre il Tronto sino ai confini di Cupra, tenuto conto che il mare era arretrato di oltre 500 metri e nel suo cono di osservazione non vi erano altre costruzioni che ne precludevano la visuale.
Il “Torrione“, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città ed elemento visibile e punto di riferimento. Sulla stessa piazza si affaccia il grazioso edificio del Vescovado.
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